DATA 09-11-2022
PRIMA | DOPO |
---|---|
<005>20221028124116.0 <013>20221021140609.9 |
<005>20221109182850.0 <013>20221107102119.5 <056>a <520>Di stare a Bellano il venticinquenne Augusto Prinivelli, perito industriale, non ne può più. Sogna un'altra vita, sogna la città. Così ha cercato e trovato lavoro a Lecco presso la Bazzi Vinicio-minuterie metalliche. E non è finita. Quando l'anziana zia Tripolina, con cui vive da che è rimasto orfano, dovesse morire, venderà il putrido caseggiato di quattro piani di cui lei è proprietaria, manderà al diavolo quei morti di fame che sono in affitto e tanti saluti. Ma l'Augusto non ha fatto i conti col destino. La mattina di mercoledì 8 febbraio 1956, infatti, irrompe sulla scena Bazzi Birce. È la figlia di Bazzi Vinicio, il titolare dell'azienda, ed è colpo di fulmine. Corteggiamento, brevissimo; fidanzamento, un amen; nozze. E per il futuro? No, niente figli, piuttosto, il caseggiato... Venderlo? Alt! Un momento. Lo sa l'Augusto cosa ne verrebbe fuori rimettendolo a posto? No? Lo sa lei, la Birce, imbeccata dal padre, che per certe cose ha il fiuto giusto. E poi non si può stare ad aspettare che la zietta muoia, perché a dispetto di tutto e di tutti pare un tipo coriaceo. Non si potrebbe invece farle mettere una firmetta su un atto di cessione? Cosa sarà mai! Andrebbe tutto a posto in un niente. Oltretutto bisognerebbe arginarla la zietta, perché morta la vicina ha già trovato una nuova affittuaria. È una giovane vedova trasferita da Colico che la notte sembra lamentarsi spesso, forse avrebbe bisogno di un dottore. Sì, ma di che tipo? In questo Cosa è mai una firmetta, l'estro narrativo di Andrea Vitali sperimenta nuovi percorsi. L'osservazione del paesaggio umano che abita il suo mondo letterario si fa ancora più tagliente e impietosa. Capace di strappare un sorriso a ogni piega del racconto con le sue fulminanti invenzioni, non risparmia lo scavo tra gli istinti primordiali dei suoi personaggi, fino a metterne a nudo il cinismo che li divora. |
DATA 22-11-2022
PRIMA | DOPO |
---|---|
<005>20221028124116.0 <013>20221021140609.9 <094>ferrara <100>^a*Cosa è mai una firmetta^fAndrea Vitali |
<005>20221121184046.0 <013>20221118154908.9 <018>^a20221116080153.0^bPAV039 <026>^a20221116080148.0^bPAV039 <056>a <094>alberti <100>^a*Cosa è mai una firmetta^e[romanzo]^fAndrea Vitali <800>^ZK00000634^9K00000634^LPAV039^A853.9_VIT^GSI^CGAR^D000033835^N20221116^1alberti^3PAV039^420221116080216.0^520221116080216.0^6alberti |
DATA 12-12-2022
PRIMA | DOPO |
---|---|
<005>20221125133515.0 <013>20221118154908.9 <739>853.914^bD^cNARRATIVA ITALIANA, 1945-1999^d23^fCL^g676^xSBN^yD23853.914^520150216111235.8 |
<005>20221212185215.0 <013>20221209175347.9 <739>853.92^bD^cNARRATIVA ITALIANA, 2000-^d23^fCL^g676^xSBN^yD23853.92^520211109070617.8 |
DATA 22-12-2022
PRIMA | DOPO |
---|---|
<005>20221212185215.0 <013>20221209175347.9 <056>a <143>*Cosa è mai una firmetta / Andrea Vitali^ca-eb^d2022^fTU^g500^xSBN^yURB0968428^520221011164334.5 |
<005>20221222184008.0 <013>20221222090718.9 <143>*Cosa è mai una firmetta^d2022^fTU^g500^xSBN^yURB0968428^520221213094111.7 |
DATA 22-02-2023
PRIMA | DOPO |
---|---|
<005>20221028124116.0 <013>20221021140609.9 <094>ferrara <100>^a*Cosa è mai una firmetta^fAndrea Vitali <143>*Cosa è mai una firmetta^ca-eb^d2022^fTU^g500^xSBN^yURB0968428^520221011164334.5 <710>Vitali, Andrea <1956- >^fAU^g700^i1^j070^kN^lN^xSBN^yCFIV039706^520220930101806.2^21 <739>853.914^bD^cNARRATIVA ITALIANA, 1945-1999^d23^fCL^g676^xSBN^yD23853.914^520150216111235.8 |
<005>20230221182129.0 <013>20230216183610.4 <018>^a20221116080153.0^bPAV039 <018>^a20221125133515.0^bPAV040 <018>^a20230109173256.0^bPAV052 <018>^a20230216135925.0^bPAV029 <026>^a20221116080148.0^bPAV039 <026>^a20221125133510.0^bPAV040 <026>^a20230109173259.0^bPAV052 <026>^a20230216135922.0^bPAV029 <094>peroni <100>^a*Cosa è mai una firmetta^e[romanzo]^fAndrea Vitali <143>*Cosa è mai una firmetta^d2022^fTU^g500^xSBN^yURB0968428^520221213094111.7 <710>Vitali, Andrea <1956- >^fAU^g700^i1^j070^kN^lN^xSBN^yCFIV039706^520230103121505.7^21 <739>853.92^bD^cNARRATIVA ITALIANA, 2000-^d23^fCL^g676^xSBN^yD23853.92^520211109070617.8 <800>^ZK00000611^9K00000611^LPAV015^A853.9_VIT^GSI^CCUR^D000013089^N20230123^1borghilore^3PAV015^420230123073132.0^520230123073132.0^6borghilore <800>^ZK00000625^9K00000625^LPAV029^A853.9_VIT^GSI^CTRA^D000013996^N20230216^_90^RAcquisto^[90^1peroni^3PAV029^420230216135940.0^520230216135940.0^6peroni <800>^ZK00000629^9K00000629^LPAV034^A853.9_VIT^GSI^CCAL^D000010856^N20230126^1borghilore^3PAV034^420230126140923.0^520230126140923.0^6borghilore <800>^ZK00000633^9K00000633^LPAV038^A853.9_VIT^GSI^CGAM^D000015414^N20230110^_90^[90^1cremonesi^3PAV038^420230110104139.0^520230110104139.0^6cremonesi <800>^ZK00000634^9K00000634^LPAV039^A853.9_VIT^GSI^CGAR^D000033835^N20221116^1alberti^3PAV039^420221116080216.0^520221116080216.0^6alberti <800>^ZK00000641^9K00000641^LPAV046^A853.9_VIT^GSI^CSGL^D000007991^N20221213^_90^[90^1cremonesi^3PAV046^420221213124527.0^520221213124527.0^6cremonesi <800>^ZK00000646^9K00000646^LPAV052^AROMANZI_853_VIT-A^GSI^CBV0^D000105887^QBV0105887^N20211103^_15^RAcquisto^P18.60^[15^1vettorello^3PAV052^420230109173810.0^520230109173810.0^6vettorello <800>^ZK00013486^9K00013486^LPAV0M2^ANI^BVIT^ICOS^GSI^CLIO^D000015950^N20221223^1mariani^3PAV0M2^420221223081653.0^520221223081653.0^6mariani <800>^ZK00018494^9K00018494^420221122110947.0^LPAV040^XROMANZI^A.^BVIT^GSI^CGRO^D000029641^N20221122^_90^[90^1cremonesi^3PAV040^420221122110947.0^520221125133539.0^6cammi |
DATA 07-11-2023
PRIMA | DOPO |
---|---|
<005>20230707135931.0 <013>20230216183610.4 |
<005>20231107182838.0 <013>20231107184304.6 <520>Di stare a Bellano il venticinquenne Augusto Prinivelli, perito industriale, non ne può più. Sogna un'altra vita, sogna la città. Così ha cercato e trovato lavoro a Lecco presso la Bazzi Vinicio-minuterie metalliche. E non è finita. Quando l'anziana zia Tripolina, con cui vive da che è rimasto orfano, dovesse morire, venderà il putrido caseggiato di quattro piani di cui lei è proprietaria, manderà al diavolo quei morti di fame che sono in affitto e tanti saluti. Ma l'Augusto non ha fatto i conti col destino. La mattina di mercoledì 8 febbraio 1956, infatti, irrompe sulla scena Bazzi Birce. È la figlia di Bazzi Vinicio, il titolare dell'azienda, ed è colpo di fulmine. Corteggiamento, brevissimo; fidanzamento, un amen; nozze. E per il futuro? No, niente figli, piuttosto, il caseggiato... Venderlo? Alt! Un momento. Lo sa l'Augusto cosa ne verrebbe fuori rimettendolo a posto? No? Lo sa lei, la Birce, imbeccata dal padre, che per certe cose ha il fiuto giusto. E poi non si può stare ad aspettare che la zietta muoia, perché a dispetto di tutto e di tutti pare un tipo coriaceo. Non si potrebbe invece farle mettere una firmetta su un atto di cessione? Cosa sarà mai! Andrebbe tutto a posto in un niente. Oltretutto bisognerebbe arginarla la zietta, perché morta la vicina ha già trovato una nuova affittuaria. È una giovane vedova trasferita da Colico che la notte sembra lamentarsi spesso, forse avrebbe bisogno di un dottore. Sì, ma di che tipo? In questo "Cosa è mai una firmetta", l'estro narrativo di Andrea Vitali sperimenta nuovi percorsi. L'osservazione del paesaggio umano che abita il suo mondo letterario si fa ancora più tagliente e impietosa. Capace di strappare un sorriso a ogni piega del racconto con le sue fulminanti invenzioni, non risparmia lo scavo tra gli istinti primordiali dei suoi personaggi, fino a metterne a nudo il cinismo che li divora. |
DATA 07-03-2024
PRIMA | DOPO |
---|---|
<005>20231107182838.0 <013>20231107184304.6 <095>51 <100>^a*Cosa è mai una firmetta^e[romanzo]^fAndrea Vitali <520>Di stare a Bellano il venticinquenne Augusto Prinivelli, perito industriale, non ne può più. Sogna un'altra vita, sogna la città. Così ha cercato e trovato lavoro a Lecco presso la Bazzi Vinicio-minuterie metalliche. E non è finita. Quando l'anziana zia Tripolina, con cui vive da che è rimasto orfano, dovesse morire, venderà il putrido caseggiato di quattro piani di cui lei è proprietaria, manderà al diavolo quei morti di fame che sono in affitto e tanti saluti. Ma l'Augusto non ha fatto i conti col destino. La mattina di mercoledì 8 febbraio 1956, infatti, irrompe sulla scena Bazzi Birce. È la figlia di Bazzi Vinicio, il titolare dell'azienda, ed è colpo di fulmine. Corteggiamento, brevissimo; fidanzamento, un amen; nozze. E per il futuro? No, niente figli, piuttosto, il caseggiato... Venderlo? Alt! Un momento. Lo sa l'Augusto cosa ne verrebbe fuori rimettendolo a posto? No? Lo sa lei, la Birce, imbeccata dal padre, che per certe cose ha il fiuto giusto. E poi non si può stare ad aspettare che la zietta muoia, perché a dispetto di tutto e di tutti pare un tipo coriaceo. Non si potrebbe invece farle mettere una firmetta su un atto di cessione? Cosa sarà mai! Andrebbe tutto a posto in un niente. Oltretutto bisognerebbe arginarla la zietta, perché morta la vicina ha già trovato una nuova affittuaria. È una giovane vedova trasferita da Colico che la notte sembra lamentarsi spesso, forse avrebbe bisogno di un dottore. Sì, ma di che tipo? In questo "Cosa è mai una firmetta", l'estro narrativo di Andrea Vitali sperimenta nuovi percorsi. L'osservazione del paesaggio umano che abita il suo mondo letterario si fa ancora più tagliente e impietosa. Capace di strappare un sorriso a ogni piega del racconto con le sue fulminanti invenzioni, non risparmia lo scavo tra gli istinti primordiali dei suoi personaggi, fino a metterne a nudo il cinismo che li divora. <710>Vitali, Andrea <1956- >^fAU^g700^i1^j070^kN^lN^xSBN^yCFIV039706^520230103121505.7^21 |
<005>20240307183738.0 <013>20240306132504.0 <095>95 <100>^a*Cosa è mai una firmetta^fAndrea Vitali <500>In copertina: Romanzo <710>Vitali, Andrea <1956- >^fAU^g700^i1^j070^kN^lN^xSBN^yCFIV039706^520240126090337.3^21 |
DATA 03-06-2024
PRIMA | DOPO |
---|---|
<005>20231107182838.0 <013>20231107184304.6 <095>51 <100>^a*Cosa è mai una firmetta^e[romanzo]^fAndrea Vitali <520>Di stare a Bellano il venticinquenne Augusto Prinivelli, perito industriale, non ne può più. Sogna un'altra vita, sogna la città. Così ha cercato e trovato lavoro a Lecco presso la Bazzi Vinicio-minuterie metalliche. E non è finita. Quando l'anziana zia Tripolina, con cui vive da che è rimasto orfano, dovesse morire, venderà il putrido caseggiato di quattro piani di cui lei è proprietaria, manderà al diavolo quei morti di fame che sono in affitto e tanti saluti. Ma l'Augusto non ha fatto i conti col destino. La mattina di mercoledì 8 febbraio 1956, infatti, irrompe sulla scena Bazzi Birce. È la figlia di Bazzi Vinicio, il titolare dell'azienda, ed è colpo di fulmine. Corteggiamento, brevissimo; fidanzamento, un amen; nozze. E per il futuro? No, niente figli, piuttosto, il caseggiato... Venderlo? Alt! Un momento. Lo sa l'Augusto cosa ne verrebbe fuori rimettendolo a posto? No? Lo sa lei, la Birce, imbeccata dal padre, che per certe cose ha il fiuto giusto. E poi non si può stare ad aspettare che la zietta muoia, perché a dispetto di tutto e di tutti pare un tipo coriaceo. Non si potrebbe invece farle mettere una firmetta su un atto di cessione? Cosa sarà mai! Andrebbe tutto a posto in un niente. Oltretutto bisognerebbe arginarla la zietta, perché morta la vicina ha già trovato una nuova affittuaria. È una giovane vedova trasferita da Colico che la notte sembra lamentarsi spesso, forse avrebbe bisogno di un dottore. Sì, ma di che tipo? In questo "Cosa è mai una firmetta", l'estro narrativo di Andrea Vitali sperimenta nuovi percorsi. L'osservazione del paesaggio umano che abita il suo mondo letterario si fa ancora più tagliente e impietosa. Capace di strappare un sorriso a ogni piega del racconto con le sue fulminanti invenzioni, non risparmia lo scavo tra gli istinti primordiali dei suoi personaggi, fino a metterne a nudo il cinismo che li divora. <710>Vitali, Andrea <1956- >^fAU^g700^i1^j070^kN^lN^xSBN^yCFIV039706^520230103121505.7^21 |
<005>20240307183738.0 <013>20240306132504.0 <095>95 <100>^a*Cosa è mai una firmetta^fAndrea Vitali <500>In copertina: Romanzo <710>Vitali, Andrea <1956- >^fAU^g700^i1^j070^kN^lN^xSBN^yCFIV039706^520240126090337.3^21 |