DATA 20-01-2022
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DATA 07-03-2022
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DATA 03-05-2022
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<005>20210714140431.0 <013>20210111143527.5 <056>a <710>Janeczek, Helena^fAU^g700^i1^j070^kN^lN^xSBN^yVIAV099070^21 <739>853.914^bD^cNARRATIVA ITALIANA, 1945-1999^d21^fCL^g676^xSBN^yD21853.914 <800>^ZK00000614^9K00000614^LPAV018^A853.9_JAN^GSI^CLAN^D000017200^N20180222^RAcquisto^P18,00^1faccini^2PAV018^3PAV018^420180222145135.0^520180222145135.0^6faccini |
<005>20220502172735.0 <013>20220429092113.3 <520>Il 1° agosto 1937 una sfilata piena di bandiere rosse attraversa Parigi. È il corteo funebre per Gerda Taro, la prima fotografa caduta su un campo di battaglia. Proprio quel giorno avrebbe compiuto ventisette anni. Robert Capa, in prima fila, è distrutto: erano stati felici insieme, lui le aveva insegnato a usare la Leica e poi erano partiti tutti e due per la Guerra di Spagna. Nella folla seguono altri che sono legati a Gerda da molto prima che diventasse la ragazza di Capa: Ruth Cerf, l’amica di Lipsia, con cui ha vissuto i tempi più duri a Parigi dopo la fuga dalla Germania; Willy Chardack, che si è accontentato del ruolo di cavalier servente da quando l’irresistibile ragazza gli ha preferito Georg Kuritzkes, impegnato a combattere nelle Brigate Internazionali. Per tutti Gerda rimarrà una presenza più forte e viva della celebrata eroina antifascista: Gerda li ha spesso delusi e feriti, ma la sua gioia di vivere, la sua sete di libertà sono scintille capaci di riaccendersi anche a distanza di decenni. Basta una telefonata intercontinentale tra Willy e Georg, che si sentono per tutt’altro motivo, a dare l’avvio a un romanzo caleidoscopico, costruito sulle fonti originali, del quale Gerda è il cuore pulsante. È il suo battito a tenere insieme un flusso che allaccia epoche e luoghi lontani, restituendo vita alle istantanee di questi ragazzi degli anni Trenta alle prese con la crisi economica, l’ascesa del nazismo, l’ostilità verso i rifugiati che in Francia colpiva soprattutto chi era ebreo e di sinistra, come loro. Ma per chi l’ha amata, quella giovinezza resta il tempo in cui, finché Gerda è vissuta, tutto sembrava ancora possibile. <710>Janeczek, Helena^fAU^g700^i1^j070^kN^lN^xSBN^yVIAV099070^520210420144148.4^21 <739>853.914^bD^cNARRATIVA ITALIANA, 1945-1999^d21^fCL^g676^xSBN^yD21853.914^520081219122709.5 <800>^ZK00000614^9K00000614^LPAV018^A853.9_JAN^GSI^CLAN^D000017200^N20180222^RAcquisto^P18,00^1faccini^2PAV018^3PAV018^420180222145135.0^QLAN17200^520220323134728.0^6modbatch |