DATA 07-07-2022
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<005>20180530181816.0 <013>20180530150455.8 <710>Ruffolo, Giorgio^fAU^g700^i1^j070^xSBN^yCFIV057041^21 <739>330.122^bD^cSISTEMI ECONOMICI. ECONOMIA DELLA LIBERA IMPRESA^d21^fCL^g676^xSBN^yD21330.122 <760>Capitalismo^bFE^fSO^g606^xSBN^yCFIC001630 |
<005>20220707173136.0 <013>20220704120557.8 <512>9788806188276^bT <520>Alcuni sostengono che il capitalismo avrebbe imboccato una strada di autodistruzione di cui si può prevedere il necessario percorso e la sua inevitabile fine. Per Giorgio Ruffolo non è vero. Non c'era niente, nel passato del capitalismo, che fosse necessario e inevitabile. E non c'è niente di simile nel suo futuro. Perché le origini del capitalismo possono essere rintracciate ben prima della nostra epoca, prima dell'emersione del volto potente e inquietante dell'impresa contemporanea. Perché già l'antichità dell'Occidente, tra Grecia e Roma, conteneva in sé i segni di quella attrazione verso il denaro e verso la produzione di valore che costituisce l'essenza della produzione e dello scambio capitalistico. Il passato del capitalismo gode quindi una durata straordinariamente lunga, e questo spinge Ruffolo a guardare al futuro nella certezza che il capitalismo non avrà vita troppo breve. Perché esso ha dentro di sé la capacità di adattarsi ai tempi più diversi, l'elasticità necessaria a catturare l'immaginazione degli uomini di qualsiasi epoca, gli strumenti indispensabili per continuare a essere lo scenario economico del futuro. <710>Ruffolo, Giorgio^fAU^g700^i1^j070^xSBN^yCFIV057041^520210420144240.1^21 <739>330.122^bD^cSISTEMI ECONOMICI. ECONOMIA DELLA LIBERA IMPRESA^d21^fCL^g676^xSBN^yD21330.122^520081219062623.3 <760>Capitalismo^bFE^fSO^g606^xSBN^yCFIC001630^520220706184009.3 |